La chiusura degli spazi estrattivi in tecnica (o filosofia MBT) avviene in buona parte durante la risoluzione dell’affollamento grazie al ricorso al Lace Back e si completa con il sistema Tie Back/Posted. Volendo utilizzare un regime minimally invasive, e riferendoci soprattutto all’arcata inferiore, possiamo ricorrere innanzitutto al driftodontics. Fatta l’estrazione, infatti, si ottiene – in misura diversa a seconda del soggetto, della anatomia, delle funzioni – una certa chiusura dello spazio. A questo punto, ispirandosi a quanto proposto da Bennett e Mc Laughlin a proposito della estrazione dei secondi premolari, possiamo mettere in atto una sorta di pre-ortodonzia (o ortodonzia minima) ricorrendo ad un bracketing esclusivo dei denti adiacenti allo spazio.
Per esempio in caso di estrazione di un primo premolare inferiore, possiamo applicare bracket su canino e secondo premolare, due bottoncini sulle superfici linguali degli stessi denti, un sezionale 019/025 NiTi SE e catenella a passo lungo su entrambi i versanti.
L’effetto è che lo spazio si chiude progressivamente con un buon controllo radicolare come mostrato nelle immagini che seguono.La differenza rispetto al sistema Bennett/Mc Laughlin proposto per la chiusura degli spazi dei quinti, è che in questo caso non viene incluso il molare e che il lace back è sostituito dalla elastic chain leggera.
A questo punto, è possibile fondare l’intera arcata e senza difficoltà completare l’allineamento. Il paziente non ha risentito della presenza dell’intero dispositivo e noi ci siamo limitati a sostituire gli elastomeri. Si noti come l’atteggiamento minimally invasive sia completato dall’utilizzo di bracket in ceramica (Clarity Advanced TM).
Gianluigi Fiorillo